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Cassazione Civile, Sez. I, Ordinanza n. 19069 dell’11 luglio 2024: Il pernottamento dei minori sotto i tre anni e il principio di adattamento
La gestione della frequentazione tra genitori e figli minori, in particolare quando i bambini sono molto piccoli, richiede un’attenta considerazione delle loro necessità affettive e della loro capacità di adattamento. La Ordinanza n. 19069 dell’11 luglio 2024, emessa dalla Prima Sezione Civile della Corte di Cassazione, affronta il delicato tema del pernottamento presso il genitore non collocatario per i minori di età inferiore ai tre anni, stabilendo un principio chiaro ma flessibile.
I fatti di causa
In questo caso, la madre aveva impugnato la decisione di permettere il pernottamento del figlio presso il padre, sostenendo che tale misura avrebbe potuto destabilizzare il bambino, considerata la sua giovane età. La madre temeva che l’assenza del proprio ambiente familiare primario potesse influire negativamente sul benessere del minore.
La decisione della Corte
La Corte di Cassazione ha sottolineato che:
1. Non esistono regole rigide.
Il pernottamento presso il genitore non collocatario, anche per bambini sotto i tre anni, non deve essere escluso a priori, ma deve essere valutato caso per caso.
2. L’interesse del minore è prioritario.
La decisione deve essere presa considerando le specifiche necessità del bambino, il suo grado di maturità e capacità di adattamento, nonché la qualità del rapporto con il genitore non collocatario.
3. Equilibrio e gradualità.
La Corte ha evidenziato che, in assenza di circostanze particolari che possano compromettere il benessere del minore, il pernottamento può rappresentare un’opportunità per consolidare il rapporto genitoriale. Tuttavia, è essenziale adottare un approccio graduale, che tenga conto della capacità del bambino di affrontare il distacco.
Principio di diritto:
Il pernottamento di un minore di età inferiore ai tre anni presso il genitore non collocatario deve essere valutato in base alle specifiche esigenze del bambino e all’interesse superiore del minore, evitando generalizzazioni e adottando soluzioni personalizzate.
Le implicazioni pratiche
Questa pronuncia offre una guida importante per i giudici e i genitori. La Corte chiarisce che ogni decisione relativa ai minori, soprattutto nella prima infanzia, richiede una valutazione attenta e individualizzata. Non si tratta di applicare regole universali, ma di adottare misure che rispettino le peculiarità di ciascun bambino e del suo contesto familiare.
Cosa cambia per i genitori
Per i genitori, questa ordinanza rappresenta un invito alla collaborazione e alla flessibilità. Invece di opporsi per principio al pernottamento, è fondamentale lavorare insieme per individuare soluzioni che garantiscano la serenità del bambino. Un percorso graduale, eventualmente supportato da professionisti, può aiutare il minore ad adattarsi al cambiamento senza traumi.
Conclusioni
L’ordinanza n. 19069/2024 ribadisce un principio chiave della giurisprudenza familiare: l’interesse del minore deve sempre prevalere su ogni altra considerazione. Il pernottamento presso il genitore non collocatario, anche per i bambini più piccoli, può essere un’opzione valida, a patto che sia gestito con attenzione, gradualità e rispetto per le specifiche esigenze del minore.
Il diritto accompagna e protegge, per costruire un futuro sereno per i più piccoli.
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