La svalutazione continua: L’arma invisibile della violenza psicologica
Quando le parole feriscono più delle mani
La violenza psicologica mina l’autostima della vittima, rendendola insicura e dipendente dal partner.
Storia di Elena e Giovanni
Elena amava il suo lavoro e i suoi successi, ma per Giovanni non erano mai abbastanza. Ogni suo traguardo veniva minimizzato o attribuito alla fortuna. Con il tempo, Elena ha smesso di credere in sé stessa e ha iniziato a dipendere dal giudizio di Giovanni, incapace di vedere il proprio valore.
Come difendersi
- Riconoscere le dinamiche di svalutazione e manipolazione.
- Cercare supporto psicologico per rafforzare la propria autostima.
- Allontanarsi dalla relazione tossica quando necessario.
Il diritto tutela
La violenza psicologica è riconosciuta dalla Convenzione di Istanbul e può rientrare negli atti persecutori puniti dall’art. 612-bis del Codice Penale.
Conclusione
Le parole possono essere armi letali. Nessuno dovrebbe accettare di essere svalutato o umiliato nella propria relazione.